“Web Generation”, di Giorgio Fabris

“Web generation”, romanzo di Giorgio Fabris edito da Curcio.
Vratislav Nikolajevich è un internauta poco più che ventenne. Giornalista per «gnokka tv», scrive i testi per il programma e lo dirige con la collega Naphta, pittrice lesbica. Attraverso lo strumento della «Mela web», racconta le sue avventure amorose, e non solo, a un mondo popolato da “fikette“ e “fikini“ sfigati. Attorno a lui gravitano personaggi grotteschi, folli, che vivono di immagini e soluzioni immediate. Un universo di solitudine spiona assetata di novità, che si esprime con il linguaggio criptico degli internauti, spinto al limite della decenza, che ben rispecchia il modo di esprimersi non solo degli adolescenti, ma anche degli adulti rimasti ancorati all’età della fanciullezza. Il testo, apparentemente paradossale, è una riflessione sulla deriva dei sentimenti e delle emozioni, sull’incapacità della web generation di relazionarsi. Scritto con un linguaggio ironico e tagliente, il libro presenta una struttura che va oltre il semplice romanzo. Per gli argomenti trattati con una certa pseudo-leggerezza, assume il tono di un pamphlet sociologico, uno studio irriverente sull’attuale universo della comunicazione.

Giorgio Fabris nasce a Conegliano nel 1953. Dopo gli studi universitari, si dedica all’attività imprenditoriale nel cinema e nel teatro, dirigendo corto e mediometraggi anche per la televisione, fra i quali Ritratto d’alpino del 1977. Dal 1979 è direttore artistico del Teatro Accademia di Conegliano e svolge anche attività di critico teatrale. Scrittore, ha pubblicato con lo pseudonimo di Nat Krylov “La fiaba di Frigidaire” (Rizzoli 1997), e con lo pseudonimo di John Strozzi “Hormonal Storm” (Borelli 2007). Nel 2009 ha scritto “Lutetia” a quattro mani con Bruno di Geronimo (Marsilio).

 

Categoria: FocusPoetry

Tags:

Info sull'autore: Direttore Responsabile art journalist & more

RSSCommenti (0)

Trackback URL

Lascia un Commento