Scene hard al cinema: la parola alle star, dalla Kidman alla Sevigny

All’inizio Stanley dovette fare qualche pressione per convincermi ad affrontare le scene in cui facevo sesso, ma alla fine abbiamo realizzato immagini anche più estreme di quelle che poi sono finite su grande schermo. Questo perché mi sentivo al sicuro. Non ho mai pensato che fosse una situazione gratuita o stupida. E Stanley, che aveva una figlia, è stato molto paterno con me“.
A parlare, naturalmente è Nicole Kidman, che ha così commentato all’Hollywood Reporter le scene hard della celeberrima pellicola di Kubrick, Eyes Wide Shut.

Ed è proprio la fiducia e l’aiuto del regista sul set ad aver dato la spinta per le scene di sesso in The Tudors di Natalie Dormer, Anna Bolena:
“È un’esperienza traumatica, davvero. Non è mai semplice ed è per questo che devi poterti fidare degli sceneggiatori e del regista, per essere sicura che non prevalga la nudità fine a se stessa. È un po’ come affrontare quel tipo di visite mediche alle quali dobbiamo sottoporci noi donne: non è mai piacevole, ma lo fai per una buona causa“.

Chloe Sevigny, poi, non si fece problemi a realizzare la famosa fellatio del film Brown Bunny, al regista e coprotagonista Vincent Gallo, nè alla scena lesbo con Hillary Swank in Boys Don’t Cry:
Era totalmente coreografata. Il regista ha parlato con noi tutto il tempo, dicendoci cosa fare. Era un costante ‘sposta la mano qui’, ‘metti la testa così’ e ‘adesso entrambe avete un orgasmo’. È più semplice se qualcuno ti guida in modo così preciso“.

Finzione o realtà?
That is the question!

 

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