Marilyn Monroe, la divina

Icona di bellezza, stile e sensualità Marilyn Monroe nasce Norma Jean Baker Mortensen il primo giugno 1926 a Los Angeles.
A mezzo secolo dalla sua tragica ed ancora misteriosa morte (4 agosto ’62) la nostra eroina è ancora protagonista ed esempio per molte donne e uomini, nonché recentemente celebrata dal Festival del Cinema di Cannes 2012 e da una pellicola, “My Weekend with Marilyn” che ne ritrae vizi e virtù nel particolare episodio di una sua settimana in trasferta britannica (per la regia di  Simon Curtis  ed interpretato da Michelle Williams, Kenneth Branagh, Eddie Redmayne, Dominic Cooper ed Emma Watson).


Sapevo di appartenere al pubblico e al mondo non per la bellezza o per il talento, ma perché non ero mai appartenuta a nessuno”, questo dichiarò di sé la sfortunata ed affascinante Monroe all’apice della sua breve ma intensa carriera, che la vide protagonista di pellicole celeberrime quali “Gli uomini Preferiscono le Bionde”, “Il Principe e la Ballerina” e “ A Qualcuno piace caldo”.
Immortalata in opere d’arte contemporanea che han no anch’esse fatto storia, come il ritratto in chiave pop-art di Andy Warhol, e fonte d’ispirazione di star mondiali come Madonna nei primi anni della sua carriera, Marilyn con i suoi occhi socchiusi e bramosi, con al seducente femminilità, con le forme calde ed avvolgenti e quel dolente e splendente sorriso, portò una ventata di novità (immortale) su copertine come al cinema, al punto da stravolgere i canoni di bellezza ed erotismo sino ad allora contemplati.


La sua gonna, lunga e a pieghe, che maliziosamente si solleva per l’aria di un tombino, ha fatto scintillare il desiderio negli uomini e l’invidia nelle donne, mentre i suoi molteplici, fugaci e potenti amori l’hanno resa una famme-fatale dall’ineguagliabile fascino capace di avere ciò che desiderava, seppur senza alcun sotterfugio tipico di una femminilità odierna talora troppo ardita ed indipendente, e perciò inquietante.


In “My Story“, l’autobiografia, scritta con Ben Echt, racconta come il suo nome d’arte, Marilyn, fu proposto un impiegato della Fox, e il cognome Monroe suggerito dalla vecchia tutrice Grace in memoria di quello da nubile della madre.


Dallo scatto nuda sulla copertina di PlayBoy (ancora semi sconosciuta) al cupo melodramma “La Confessione della Signora Doyle”, passando per la commedia “Matrimonio a Sorpresa“, in cui  il New York Herald Tribune la definì come ‘scolpita dalla mano di Michelangelo’, per poi arrivare fino a “Come Sposare un Milionario“: Marilyn diventa la diva più amata e idolatrata del pubblico di tutto il mondo, al punto di ricevere 250 lettere al giorno di uomini che la chiedevano in moglie, pur rimanendo sola e infelice.

Immortale e sexy oltre le mode e i tempi..

[ Fino a gennaio 2013 al Museo Ferragamo di Firenze è possibile visitare la mostra che le rende omaggio – www.museoferragamo.it ]

 

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