Luana Caraffa: i Belladonna, il rock sexy e l’estero

I Belladonna sono una grandiosa band rock assolutamente italiana, il cui stampo richiama i fasti della grande musica estera del passato.

Creando un vero e proprio Rock Noir, i Belladonna dall’esordio discografico del 2006, “Metaphysical Attraction”, richiamano l’attenzione di critica e pubblico, al punto di essere nominati nei Ballot di 2 Grammy Awards nel 2008, acclamati da Rolling Stone, GQ, Glamour, con tanto di performance all’International Film Festival di Dubai ed esibizioni con personaggi del calibro di Dita Von Teese durante l’evento Erotica 07 a Londra, o con band che hanno fatto la storia del rock come Siouxsie and the Banshees o gli Scars On Broadway.

La fiamma emotiva dei Belladonna arriva fino in America, dove cattura l’attenzione anche di una superstar della produzione come Sylvia Massy (Tool, System of a Down) che li invita a registrare il loro album successivo nel suo studio in California, dove registrano 11 brani destinati alla seconda perla nera della loro produzione, e nel 2009 esce il secondo lavoro, intitolato “The Noir Album”.
 

Sulla scia del riscontro ottenuto dallo “Zeppeliniano” singolo “Till Death Do Us Part”, vengono ancora ospitati sui palchi dei Nine Inch nails, The Mars Volta, Staind, Duff Mcagan’s Loaded, Korn, e il brano diventa “singolo della settimana“ sull’emittente Rock : Virgin Radio. Nel Maggio del 2011 pubblicano il loro terzo album, “And There Was Light”, registrato a Los Angeles con l’ausilio di Alex Elena, produttore nominato ai Grammy, e di Mike Tacci,  tecnico del suono del celebre Black Album dei Metallica, e in seguito pubblicano su iTunes il singolo “Let There Be Light”, frutto della collaborazione con il leggendario compositore inglese Michael Nyman, innamoratosi della band romana dopo averla vista suonare dal vivo a Londra: il brano si ispira alla composizione più nota di Nyman, “The Heart Asks Pleasure First”, colonna sonora del film Premio Oscar “Lezioni di Piano” e Michael Nyman stesso suona il piano con i Belladonna.

Vi parliamo di loro perché il prossimo 18 Aprile uscirà il nuovo album “Shooting Dice with God”, registrato a Roma, allo Studio Nero  completamente live, voce di Luana Caraffa compresa, prodotto, mixato e masterizzato da Dani Macchi, chitarrista della band e autore, con il supporto di Alex Elena, il music producer di Los Angeles noto per il suo lavoro come autore e produttore con Alice Smith.
Un album di sovrannaturale,  sogno, filosofia, simbolismo, religione, sociologia, sensualità e mistero, di cui ci parla la sexy e talentuosa cantante Luana Caraffa, già simbolo del rock al femminile made in Italy.

– Un nuovo album: ce lo presenti nelle innovazioni sonore, nelle tematiche e nel file rouge?
E’ un album che estremizza la visceralità e la carnalità della nostra musica… lo abbiamo registrato totalmente live, suonando e cantando tutti assieme, come facevano Zeppelin e Stones all’inizio degli anni ’70! E’ un album che esprime profondamente questo voler essere nudi e comminare ad altezze incredibili su di un filo… per sfidarsi e trascendere.

– I Belladonna sono una delle band più note all’estero: cosa vi caratterizza nel successo estero?
In Italia non esiste una vera e propria scena rock’n’roll. Il nostro è un paese in cui la musica non è considerata cultura, e dove comunque la cultura rock’n’roll non è mai arrivata. Forse inevitabile quindi che una rock band come la nostra abbia finora avuto molti più riscontri all’estero che in Italia.

– Leader femminile: come ti senti ad essere la front-girl di un progetto così rock?
Mi sento benissimo… ovvero mi sento me stessa! Non c’è differenza per me fra l’essere sul palco o essere in qualsiasi altra situazione: essere in questa band è tutt’uno con la mia stessa vita!

 

– Donna, sexy, musica: come usi le tue armi di seduzione nella tua arte di cantante-performer musicale?
Sempre essendo me stessa senza inibizioni di sorta… penso che nulla sia più sensuale dell’essere sè stessi al 100%!

– Sensualità ed erotismo, mistero, musica: come si combinano le 4 caratteristiche nella tua arte e nell’arte in generale, oggi?
Credo siano elementi inseparabili e fondamentali… quello che facciamo artisticamente è espressione diretta di quanto siamo, senza freni ne’ finzioni, ed è quindi normale che dalla nostra musica emerga anche il nostro lato sensuale, romantico, erotico e misterioso.


– Il tour 2013: che città toccherete? E dove vi piacerebbe suonare pur non essendoci mai stati, qui o all’estero si intende…?

Abbiamo in programma tante date in Italia (partendo dalla nostra Roma, il 13 Aprile al BlackOut) e tantissime nel resto del Mondo come sempre! Non abbiamo desideri particolari relativamente al dove suonare in futuro, per noi l’importante è suonare la nostra musica senza compromessi, come facciamo sempre e da sempre.


di Ilaria Rebecchi

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