Appetiti Afrodisiaci pt12: il peperoncino

Andrèe Formier (nome tratto da “La Camera Azzurra” di Georges Simenon), ci racconta di avventure amorose e cucina, tra ricette e curiosità appetitose sull’arte del sedurre cucinando (prima, dopo o durante)..

Confesso che ho cercato di rimandare la trattazione riguardo il peperoncino il più a lungo possibile per la sua ovvietà all’interno di questa rubrica, ma non si può tergiversare per sempre.

Il peperoncino è tradizionalmente considerato tra i più potenti stimolatori dell’eros maschile. Non sono così concordante con questa tesi, dal momento che un consumo eccessivo dello stesso può provocare non indifferenti problemi alla digestione. Ma si sa che l’essere umano per una sana ed appagante cavalcata tra lenzuola ingarbugliate e cuscini come ostacoli farebbe di tutto.

Nessuna eccezione miei cari!

Vi confido che a me il peperoncino suscita un’immagine ben precisa: piatti e bicchieri scaraventati in terra, la bottiglia di barolo in bilico sul bordo del tavolo che lentamente si svuota e voi due stretti e contorti sul bancone della cucina…ehm!

Basta torniamo seri un momento e vediamo perché il nostro amico peperoncino è così speciale, non vorrei dilungarmi troppo.

Il suo nome scientifico è capsicum, in quanto contiene in grandi quantità capsaicina, una sostanza che annovera tra le sua capacità quella di stimolare la vasodilatazione periferica aumentando l’afflusso di sangue agli organi genitali. Secondo alcuni il suo nome potrebbe derivare dal greco “kapto”, che significa “mordere”, con evidente riferimento al suo gusto piccante che morde la lingua. Importato in Europa nel 1493 da Cristoforo Colombo, si è facilmente ambientato al clima del vecchio continente ed ora si può trovare in moltissimi paesi e in numerosissime varietà.

Buon uso, senza abuso, di peperoncino per i vostri appetiti afrodisiaci!

 

Categoria: Cibo

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