Appetiti Afrodisiaci pt 22: la noce moscata

Andrèe Formier ci racconta di avventure amorose e cucina, tra ricette e curiosità appetitose sull’arte del sedurre cucinando (prima, dopo o durante)..

La noce moscata è il frutto dell’albero Myristica Fragrans, originario dell’Indonesia.

Ciò che viene usato del frutto in cucina ed in profumeria è il nocciolo, che si apre in due al momento della maturità, scoprendo il morbido interno, nel quale è inoltre contenuto un olio essenziale che emana un odore intenso e conferisce il particolare sapore alla noce moscata.

Il suo uso nelle cucine e nell’arte profumiera si diffonde negli ambienti aristocratici europei intorno al XVI secolo. In alcuni scritti dell’epoca si trovano testimonianze della sua comprovata dote di “meraviglioso eccitante”: per stimolare il partner gli europei spargevano il suo olio sul collo o ne conservavano una manciata grattugiata in tasca, perché così poteva sprigionare più efficacemente il suo potere afrodisiaco.

Negli anni ’70 in America ha trovato larga diffusione la cosiddetta droga dell’amore, nella quale è contenuta un’alta percentuale di miristicina, che altro non è che la componente essenziale dell’olio della noce moscata.

Come tutti gli afrodisiaci non bisogna abusarne. Infatti un uso eccessivo potrebbe causarvi un’intossicazione e delle allucinazioni.

La quantità sufficiente a far ballare gli ormoni del vostro appuntamento è una spolverata sui vostri manicaretti.

Buoni appetiti afrodisiaci a voi…e fatemi sapere com’è andata!

 

Categoria: Cibo

Tags:

Info sull'autore: Direttore Responsabile art journalist & more

RSSCommenti (0)

Trackback URL

Lascia un Commento