“Afrodita – Racconti, ricette e altri afrodisiaci”, di Isabel Allende

“Gli afrodisiaci sono il ponte gettato tra gola e lussuria. Immagino che, in un mondo perfetto, qualsiasi alimento naturale, sano, fresco, di bell’aspetto, leggero e saporito – vale a dire, dotato di quelle caratteristiche che si cercano in un partner – sarebbe afrodisiaco, ma la realtà è ben più complessa.”

L’ultimo libro di Isabel Allende appare, ai fedeli lettori della scrittrice, forse del tutto imprevedibile. Eppure, c’è tutta la sua fantasia e il suo garbo in questo straordinario libro di “quasi ricette”. È un gioco? Una maliziosa trasgressione? O forse solo la gioia di aver ritrovato il troppo a lungo dimenticato gusto della vita. Tutti i sensi all’erta, si può parlare di culinaria e di erotismo con grande raffinatezza e cultura. Citazioni tratte dalla tradizione filosofico-letteraria indiana, giapponese o biblica e ricordi familiari (la Allende trae sempre dalla sua storia personale innumerevoli spunti letterari) si intervallano e creano un armonico intreccio estremamente accattivante. I vari sensi vengono presi in considerazione sia nella loro funzione erogena, sia come complemento dell’arte culinaria. “Il cibo, come l’erotismo, entra dagli occhi”: un cibo che evochi immagini sessuali, garbate e sofisticate come l’ostrica, decisamente kitsch come il bicchiere a forma di scarpetta col tacco, giocose come un dessert di pesche sormontato da ciliegine a mo’ di capezzolo, può essere un buon complemento alla visione del corpo desiderato (meglio velato che nudo) e sicuramente può facilitare un approccio.

Così l’olfatto entra in gioco sui due fronti: l’inebriante profumo di cannella, o lo stordente aroma dei chiodi di garofano erano addirittura proibiti nel convento delle Sorelle Scalze dei Poveri in quanto potenti afrodisiaci.

La sessualità femminile però è particolarmente legata “all’immaginazione e alle terminazioni nervose auditive”, i più grandi amatori sanno che per una donna il miglior afrodisiaco sono le parole. Per la Allende anche “nel cibo il linguaggio è afrodisiaco”, infatti commentare un piatto o un sapore è uno stimolo per tutti i sensi. I francesi a tavola non parlano mai di politica o di denaro, discutono invece dei sapori o dei profumi o tacciono: “in Francia si fa l’amore e si mangia con parsimonia, assaporando entrambe le cose con religiosa gratitudine”. Curiosa è la creazione negli Stati Uniti di due nuove parole, snack e quickie, una designa un pasto veloce, in piedi e fuori orario, l’altra un “amore sbrigativo”: curiosa è l’assonanza tra queste due parole.

L’ultima parte del libro è una raccolta di deliziose ricette, semplici da preparare grazie anche agli ingredienti di facile reperibilità. La Allende evita infatti di consigliare piatti preparati con erbe magiche e rarissime o sangue di animali stregoneschi. Vengono indicati, come avviene in ogni libro di cucina, la preparazione, la quantità e il tipo di ingredienti da utilizzare e infine, quasi sempre, lo scopo amoroso del piatto.

 

 

Categoria: CiboFocusPoetry

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