“Zone Umide”: il film scandalo

Film scandalo al 66mo festival di Locarno è stato senza dubbio «Zone umide» («Feuchtgebiete» in lingua originale) tratto dal best seller di Charlotte Roche, al punto che Facebook tempo fa ne rimosse il trailer.
Il regista David Wnendt ha presentato al festival svizzero questa pellicola secondo la critica dai tratti grotteschi e psicanalitici, con protagonista una giovane ticinese carina e timida, che  si butta nel sesso manifestando varie patologie, a partire da un disturbo emorroidale. Ma non solo.
Il film è tratto dal romanzo di  Charlotte Roche atato 2008, ed incentrato sulla sessualità della protagonista, al punto da essere stato definito come una sorta di manifesto del neofemminismo contemporaneo.
Niente tabù ma grandi descrizioni di partner bizzarri e pratiche varie, oggetti comuni che diventanoin sex-toys, ed effluvi corporali.


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