CASANOVA DIARY: il vizio a portata di mano, l’autoerotismo

Il vizio a portata di mano: l’autoerotismo
«Non denigrare la masturbazione. È fare sesso con qualcuno che amo».
Woody Allen, “Io e Annie”, 1977
Masturbazione, autoerotismo.
Sì, avete letto bene: stiamo parlando della pratica ancora spesso tabù del procurarsi piacere privatamente, intimamente, in pratica da soli.
E anche se siamo in piena estate e molti giovani e non solo staranno dando sfogo alle proprie passioni tra amori sotto l’ombrellone, cottarelle da una notte e pratiche più o meno inusuali durante il resto dell’anno, l’autoerotismo è quelle cosa che non subisce mai variazioni di flusso nell’arco dei 12 mesi, a seconda della calura, degli abitini corti o delle giornate più lunghe.
E allora abbiamo pensato di contattare alcuni vicentini, a raccontarci di quel che si fa per piacer proprio, senza amore per altrui corpi né uscite preventive, senza obblighi coniugali per il quieto vivere o lotte al rimorchio senza paragoni.

Lo scrittore e sessuologo Thomas W. Laqueur nel 2003 pubblicò il saggio “Solitary Sex: A Cultural History of Masturbation”, (edito da Il Saggiatore in Italia), ad approfondire l’excursus storico della masturbazione, dalla cultura classica, quando era limitatamente oggetto di barzellette, all’epoca medievale in cui la castità salvifica sembrò bandire le forme di autoerotismo spesso considerato una forma di grettezza, fino all’arrivo di Sigmund Freud che lo riconobbe come momento naturale dello sviluppo d’identità sessuale dell’essere umano.
Così c’è Laura, che preferisce regalarsi minuti di piacere solitario, brevi o lunghi «a seconda del tempo”, nella solitudine della propria camera da letto, ma «possibilmente con le finestre aperte, perché seppur nascosta mi piace l’idea del rischio d’esser scoperta da vicini o passanti», mentre il più adulto Roberto ci ricorda una famosa scena all’inizio del film “American Beauty” (diretto da Sam Mendes nel 1999), quando afferma: «io lo faccio la mattina appena sveglio sotto la doccia, mentre mia moglie prepara la colazione. E’ il mio momento di relax e piacere più intimo, e mi piace l’idea che lei possa entrare nella doccia con me per condividere un inizio di giornata con i fiocchi».

Invece Matilde adora ritagliarsi attimi di piacere privati grazie ai sex toys: «li  ho scoperti da pochi anni, nonostante abbia superato da tempo i 40; il vibratore classico è il mio prediletto, posso muoverlo come e quando decido io, spinta solo dal mio istinto».
Ma attenzione: «con tre figli in casa non posso certo rischiare di lasciare i miei giochetti a portata di mano, quindi sono talmente nascosti che nemmeno il mio compagno potrebbe scoprirli». Compagno che pare non capire i gusti della donna: «lui mi chiede sempre come mai abbia bisogno di toccarmi, con o senza toys, quando non c’è. Credo che una donna che pratica l’autoerotismo e lo dichiara sia considerata spesso ancora strana, a tratti maniaca! »
Bersaglio centrato, come testimonia anche la ventenne Marta, che ammette: «a scuola, in classe, durante le ore di lezione, e perciò vestita, mi piaceva ondeggiare sulla sedia lentamente, per non essere vista e per prolungare quel piacere delicato che avvertivo crescere, grazie allo sfregamento delle cuciture dei jeans sulla sedia. Non credo che qualcuno si sia mai accorto che era un modo per divertirmi, anche perché di certo non lo davo a vedere e non mi muovevo troppo. Ma un giorno notai un’altra compagna di classe fare simili movenze. E allora mi sentii subito meno “malata di piacere”! »

Al contrario abbiamo sentito di Sara che dichiara d’essere sposata e con una vita sessuale col marito assai ricca, e di conseguenza poco propensa all’autoerotismo, «non ne ho bisogno, sto già bene così”, mentre Stefano racconta che il suo bisogno «va a momenti, a seconda delle stagioni», e Mattia che predilige che il piacere gli venga donato, più che procurarselo da solo: «preferisco farmi toccare, addirittura è una cosa che prediligo al rapporto completo, un po’ perché senza rischi di contrarre malattie né di diventare padre senza volerlo, ma soprattutto perché adoro l’idea di una compagna di giochi che impara a conoscermi intimamente, al punto da farmi godere senza che io mi muova»
Della serie «Talvolta la donna è un utile surrogato della masturbazione. Naturalmente ci vuole un sovrappiù di fantasia», come diceva Karl Kraus nei suoi “Detti e contraddetti.

E poi c’è Silvia che ama «ansimare da sola di notte, e soprattutto non in casa mia, magari in hotel, in vacanza o per lavoro”, mentre Giovanni in ferie non si regala piacere: «mai in vacanza con altri, che sia la mia ragazza o peggio ancora gli amici! »

Ma cosa fa scattare il desiderio improvviso che muove noi tutti al ricercare momenti di piacere tutti nostri?
Secondo Alessio è uno sguardo, un film, un’immagine, comunque qualcosa che si vede e che stimoli la fantasia, perché spesso «lo si fa ad occhi chiusi, coinvolgendo proprio la mente che è fondamentalmente il primo e più importante organo sessuale che abbiamo», mentre la pornografia tiene botta tra le preferenze d’ispirazione, ma non sembra la cosa principale a smuoverla, come precisa Mario: «Personalmente di porno ne ho guardati  tanti, quasi tutti i giorni, a volte anche solo per curiosità, ma non necessariamente sono, o sono stati, fondamentali per dare il la alle mie fantasie, anzi! »

E con il consiglio di leggere sotto l’ombrellone l’”Elogio della masturbazione” scritto dallo psichiatra e sessuologo specializzato in relazioni di coppia Philippe Brenot, che tra le pagine regala all’autoerotismo un ruolo di intima scoperta di sé, naturale e normale, affermando come esso sia requisito necessario per il raggiungimento della pienezza sessuale di ogni individuo, vi auguriamo buon divertimento, chiudendo con le parole di Thomas Szasz ne “Il secondo peccato” (1973):
«La masturbazione è la primaria attività sessuale del genere umano; nel Diciannovesimo secolo era una malattia; nel Ventesimo è una cura».

www.nuovavicenza.it

Categoria: Casanova Diary - LaNuovaVicenzaInterviste

Tags:

Info sull'autore: Direttore Responsabile art journalist & more

RSSCommenti (0)

Trackback URL

Lascia un Commento