The Love Trainer pt5: la teoria dell’attaccamento nella scelta del partner

The Love Trainer pt5: la teoria dell’attaccamento nella scelta del partner

Con The Love Trainer, la Dottoressa Anna Gallucci, Psicologa clinica e Psicoterapeuta Analitico Transazionale, ci svelerà costantemente le ragioni, le cure, i perché e i se dei pericoli e delle patologie amorose, dagli affetti smisurati alle gelosie, dal mal d’amore alle conseguenze sul sesso.

Oggi la Dott.ssa Gallucci approfondisce per noi la Teoria dell’Attaccamento di John Bowlby, per spiegare come influenzi la scelta del partner dal punto di vista psicologico…

Dicevamo la scorsa settimana che su un piano più propriamente psicologico l’aspetto che ci guida nella scelta di un partner ha radici molto più profonde.
Da questo punto di vista esistono moltissime teorie a conferma di quanto le prime relazioni infantili influiscono sul nostro futuro relazionale; e quella indubbiamente più affascinante ed interessante è la “teoria dell’attaccamento” di John Bowlby, considerato uno dei più grandi psichiatri/psicoterapeuti del XX secolo.

Mi limiterò a spiegarvi tale teoria sinteticamente posticipando, qualora vi interessi, i particolari dettagli di cui essa è composta.
In breve,  il motivo per cui abbiamo una tendenza istintiva a cercare e a stringere relazioni deriva da una motivazione innata, ovvero presente fin dalla nascita, e non consapevole, definita di Attaccamento verso un altro da Sé in grado di apportare conforto, cura e protezione.
All’inizio della vita l’essere nutriti equivale all’essere amati, il bisogno biologico legato all’alimentazione è presente insieme a un altro bisogno, anch’esso fondamentale, quello di essere amati, nutriti d’amore, di essere desiderati, voluti, accettati per quello che si è.
L’Attaccamento è quella forma di comportamento che si manifesta in una persona che consegue o mantiene una prossimità nei confronti di un’altra persona, chiaramente identificata, ritenuta in grado di affrontare il mondo in modo adeguato.
E quindi la teoria dell’attaccamento nasce con un esplicito interesse verso i primi anni di vita dell’essere umano e, più in generale, dei mammiferi.
Bowlby sosteneva che “l’attaccamento è parte integrante del comportamento umano dalla culla alla tomba”.
La teoria dell’attaccamento è, nella sua essenza, una teoria spaziale: quando si è vicino a chi si ama ci si sente bene, quando si è lontani, ci si sente invece ansiosi, tristi e soli.
L’attaccamento è mediato dal guardare, dall’ascoltare, dal tenere e la vista di chi si ama, riempie l’animo e il suono del suo riavvicinarsi risveglia anticipazioni piacevoli:
essere tenuti tra le sue braccia, sentire la sua pelle contro la propria, dà un senso di calore, di sicurezza e di benessere.

Ecco dunque che due sono le conclusioni fondamentali cui lo stesso Bowlby giunse e che ancora oggi sono considerati i pilastri nell’analisi e lo studio psicologico della coppia e del noi:
a) lo stile di attaccamento infantile dipende principalmente dalle cure materne di accudimento ricevute;
b) lo stile delle prime relazioni di attaccamento influenza considerevolmente l’organizzazione precoce della personalità e in particolare il concetto che il bambino avrà di sé e degli altri e delle sue relazioni future.”

Dr.ssa Anna Gallucci
Psicologa clinica e Psicoterapeuta Analitico Transazionale
Albo Psicologi del Veneto n. 7901
mail: anna.gallucci@ordinepsicologiveneto.it

 

Categoria: Psicologia

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