La fotografia di Irina Ionesco

La fotografa francese Irina Ionesco è uno dei maggiori esponenti di fotografia erotica contemporanea.
Nata a Parigi nel 1935, e madre della regista Eva (che è stata fin da bambina una delle sue modelle preferite in chiave “Lolita”, cosa che ha inevitabilmente cambiato la sua vita), la Ionesco inizia ad esporre le sue prime opere alla Nikon Gallery parigina, attirando l’attenzione di pubblico e critica grazie alla capacità di immortalare nudi, principalmente femminili, adornati di gioielli alla moda liberty e guanti come ad anticipare il burlesque ad oggi dilagante, in rivisitazioni glamour di erotismo soft.

 

Parlare di Irina Ionesco e degli scatti della giovane figlia, minorenne all’epoca, suscita ancora scalpore visto che queste fotografie, negli anni ’60 e ’70 divulgate senza troppe remore, ad oggi sono spesso considerate tabù per la connotazione morale assegnata da alcuni e da alcune controversie legali ad esse associate.
Nel 2011 la figlia Eva (prima modella, poi attrice anche soft-porn e poi di film impegnati per Roman Polanski ad esempio, ed ora regista), ha presentato al Festival di Cannes “My Little Princess(con Isabelle Huppert), pellicola ispirata proprio alla sua storia e alla figura della madre Irina.

Gli scatti di Eva bambina racchiudono però un’innocenza fanciullesca di chi vuole vestirsi da grande per giocare, senza capire effettivamente il ruolo della seduzione come Eva dipinge sua madre sul grande schermo: nessun filtro né barriera, solo narcisismo, rivelando un astio ancora vivo per una madre forse troppo poco concentrata sul preservare dal crescere la sua piccolina.

Tralasciando il rapporto con la figlia, le opere della Ionesco sono fetish e provocanti, incentrate sul possesso e sulla morbosità, conturbanti ed avviluppanti nei bianco-neri simbolici di una sensualità oscura, atavica e maestosa.
Eccone una piccola galleria.























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