Il diario di Grace Hall – pt2: Emma/Grace, il Burlesque, la musica

 

© Manuela La Chaperde Vallescura


Eleganza e bellezza, tra ammiccamenti e atmosfere in stile New Burlesque:
l’indiscussa regina del Burlesque italiano Grace Hall scrive per I Diari di Casanova della sua arte, della seduzione, degli show  e della scuola, dei suoi backstage e del suo personaggio.

Oggi Grace Hall ci parla di come è nato il suo personaggio e la sua passione per il Burlesque, della musica e dei costumi di scena…

Da Emma Nitti a Grace Hall il passo è stato breve.
Il Burlesque è per me come un’appendice del mio lavoro di attrice, un fantastico mondo per abilità e skills varie.
Emma attrice risulta, se vogliamo, un po’ più limitata nella sua espressione rispetto a Grace Hall, perché dipende da un’idea di spettacolo che affida le decisioni ad altri: autori, produttori, sceneggiatori, registi.
Grace al contrario esiste senza una macchina produttiva: fa tutto da sé, crea costumi, oggetti di scena, personaggi, coreografie, scelta delle musiche, brani da cantare e può contare sui 15 anni di esperienza teatrale e cinematografica di Emma.

La scelta del nome è un fatto molto intimo, mi è stato suggerito da una persona molto cara in sogno. Ho iniziato sin da subito con acts cantati e per deformazione professionale ho sperimentato diversi personaggi trovando poi la mia dimensione nell’immaginario hollywoodiano degli anni ’40 e gli spettacoli sono ispirati proprio a quelle atmosfere, con la voce che diviene esaltazione del gesto e del movimento.

Il Burlesque é un meraviglioso contenitore che vive di diverse abilità e discipline. E mi sento assolutamente libera di dare vita ad un mondo della mia fantasia, tra numeri e siparietti vari, che spesso diventano veri omaggi ad icone del firmamento hollywoodiano degli anni ‘40 e ‘50.
I miei acts hanno sempre brani che canto dal vivo e i costumi sono ideati da me e fatti  realizzare su misura con stoffe e passamaneria che scelgo personalmente.
Il costume è importantissimo nel Burlesque:  è il tuo vero partner sulla scena e deve far sognare ma anche agevolare un movimento quando andiamo a sfilarlo via…!

Poi c’è la componente musicale: la musica è comunicazione immediata,  la forma d’Arte più nobile. Non occorrono troppe sovrastrutture culturali per comprenderla e goderla!
Ho sempre immaginato la mia vita intorno alla musica: al liceo avevo un gruppo e facevamo un Punk Rock urlato, ora ho una band con cui suono solo in alcuni eventi o spettacoli più articolati… Le mie passioni sono tante: adoro Elvis, Nina Simone, Duke Ellington e i Beatles che hanno esplorato una quantità di generi che hanno poi rivoluzionato, ma anche i Doors,  gli Stones, David Bowie, i Led Zeppelin, i primi Black Sabbath, Tom Waits, Leonard Cohen, Antony & the Johnsons, Asaf Avidan: il suo concerto il 4 dicembre scorso a Roma mi ha sconvolta: un genio vero, un talento sublime che coniuga magistralmente perfezione di interpretazione ed esecuzione, suonando ben 4 strumenti!”

La settimana prossima Grace Hall parlerà della sua scuola, intanto se volete scoprire di più degli eventi, e dei corsi nel suo Tempio del Burlesque, visitate il suo sito:

http://www.gracehall.it

© P. Pirrone

Categoria: featuredFocusTeatro / Danza

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