Il diario di Grace Hall – pt14: Grace Hall e il Burlesque oggi…

Il diario di Grace Hall – pt14: Grace Hall e il Burlesque oggi…

Eleganza e bellezza, tra ammiccamenti e atmosfere in stile New Burlesque: l’indiscussa regina del Burlesque italiano Grace Hall scrive per I Diari di Casanova della sua arte, della seduzione, degli show e della scuola, dei suoi backstage e del suo personaggio.

© A. Canestrelli

© A. Canestrelli

In ambito Burlesque contemporaneo ovviamente ho le mie preferenze nel  Burlesque europeo, mi sembra ci sia più attenzione e cura verso i costumi, alcune artiste riescono a fare degli act proprio ispirati e direi “d’autore”, negli Stati Uniti  vedo troppo spesso delle cadute di stile al limite del volgare, sopratutto negli ultimi anni, salvo ovviamente rarissimi casi e artiste sublimi.
Dita Von Teese fa parte delle eccezioni; la considero una grande professionista che ha saputo coniugare il glamour con un lavoro meticoloso sul gesto all’aspetto imprenditoriale. Mi piace molto.


Il termine Burlesque è stato molto frainteso, spesso confuso con uno stile di danza, oppure come semplice strip tease, o addirittura come “intrattenimento privato” amato da un certo nostro politico, insomma abusato per descrivere squallidi siparietti.E come succede sempre quando un qualcosa diventa “popolare”o richiama e suscita interesse, diventano “tante” quelle che si improvvisano senza una cultura. Infatti il Burlesque è un vero e proprio contenitore di più arti performative, non è solo uno spogliarello (piuttosto esso diviene un pretesto per raccontare una storia o un personaggio) ma soprattutto è arte scenica che si sublima con la musica e con la personalità delle interpreti. E’ un meraviglioso contenitore di fantasticherie e abilità varie che passano dal ballo, al canto, al circo, alla magia, al trasformismo e a tutto ciò che esalta l’unicità che ogni interprete incarna.Dopo mesi di “sputtanamento”, passami la parola, dobbiamo fare molta fatica per imporre queste idee e cancellare l’idea che la gente si è fatta a riguardo, considerandolo come un balletto che prevede un banalissimo strip ( e non aggiungo la parola – Tease che invece nel Burlesque è molto importante) , tutto infatti risiede in quel gioco di ammiccamenti che si instaura con il pubblico. Se manca quella dialettica con il pubblico non é Burlesque.

 Le invidie purtroppo ci sono sempre,  sopratutto tra donne, se consideriamo poi che questo è un genere che esalta la figura femminile! Apriti cielo!!Però tra artiste con sensibilità ed intelligenza queste cose non succedono, piuttosto ci si allea ed insieme  si diventa più forti!

Gli eventi Burlesque italiani vanno dai laboratori in giro per l’Italia, a cui tu partecipo spesso, ad eventi collettivi fino al famosissimo appuntamento annuale del Summer Jamboree…
Ma ancora mancano locali appropriati, strutture che possano valorizzare questo genere di spettacolo che ha bisogno di una contestualizzazione, altrimenti può risultare stonato o addirittura fuori luogo. Il Summer Jamboree per me è sempre una tappa obbligata!Come perderselo!!Ce ne fossero altre di realtà così in Italia…
Dietro il Jamboree c’è un lavoro enorme e una grande passione di straordinari professionisti.”

© P. Pirrone Lapresse

 


Categoria: featuredFocusPoetryTeatro / Danza

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