David Cronenberg, il fascino del body-horror


Uno dei più grandi esponenti del body-horror, capace di confrontare in un terribile assalto psicologico e fisico il corpo dell’uomo con le proprie trasformazioni e con una filosofia esistenzialista a fare da cuscino sul quale appoggiarsi torbidamente, David Cronenberg (Toronto, Canada, 1943), è uno dei più grandi registi contemporanei.
Interessato all’esplorazione psicologica e fisica dell’uomo, e agli effetti surreali, metafisici al limite della fantascienza e talora sessuali, Cronenberg indaga e dipinge l’angoscia dell’uomo in tutte le sue sfaccettature, che siano positive nella creatività, o distruttive nella morte e nel nichilismo.

A partire da uno dei suoi ultimi capolavori, A History of Violence (2005), tratto dall’omonimo romanzo grafico di John Wagner (illustrato da Vince Locke), dove la pacifica provincia dell’Indiana viene smantellata dal pericolo di uno sconvolgimento dietro l’angolo, e dove la scena di sesso tra Viggo Mortensen e Maria Bello è entrata presto nella top 10 delle scene di maggior tasso erotico per la ferocia della passione palesata senza l’utilizzo di nudità o volgarità.


Se poi Crash (1996) mette a confronto l’uomo e la macchina, teorizzando come il primo possa trasformarsi fisicamente attraverso la tecnologia, il tutto permeato attraverso le cicatrici parallelamente alla smodata ricerca di appagamento sessuale, al punto che in una scena i protagonisti sembrano eccitarsi sessualmente nel guardare videocassette di incidenti stradali, con Rabid, Sete di Sangue (1977) il regista aveva esplorato la trasformazione fisica attraverso la storia di cavie che ritrovano una beltà perduta e approcci da cinema a luci rosse, per una sete di sangue appassionata ed epidemica.

Con Videodrome la stessa fusione tra tecnologia e uomo di Crash viene anticipata (è solo il 1983) nella storia del proprietario di una tv pornografica e nello scoprire tendenze masochiste sopite dell’amante.

Con Il Demone Sotto la Pelle (1975) Cronenberg aveva esplorato gli impulsi sessuali grazie all’espediente narrativo di persone infette da un parassita mutante, mentre in Inseparabili racconta la storia di due gemelli omozigoti ginecologi che condividono tutto, persino le avventure sessuali.
Con A Dangerous Method, datato 2011, il regista canadese regala al pubblico la sua visione del rapporto tra Sigmund Freud e Carl Jung, basandosi sul libro di John Kerr “Un Metodo molto Pericoloso”: un’amicizia devota e atta alla scoperta delle facce psicologiche dell’uomo in relazione alla sua sessualità.



Infine è recentemente uscito l’ultimo capolavoro di Cronenberg, Cosmopolis, dove il giovane milionario e fobico Eric Parker riceve nella sua auto i suoi consulenti ed amici, con la speranza di discutere della crisi finanziaria in giro per le strade di Manhattan a bordo di una limousine bianca, tra incontri di sesso, manifestazioni anticapitaliste e la continua minaccia di qualcuno con cui potrebbe dover avere a che fare.

Morboso e filosofo, passionale e truce.

 

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