CASANOVA DIARY – Car Sex: la camporella che non t’aspetti

 

Casanova Diary” è il blog del Direttore Ilaria Rebecchi frutto della collaborazione tra idiaridicasanova.itnuovavicenza.it, dove si illustreranno alcune realtà della seduzione e dell’eros, tra arte, commercio e quotidianità

Mai sentito parlare di car sex? Urge aggiornarsi!
È uno degli ultimi trend in ambito erotico-trasgressivo, già portato allo scoperto da Le Iene un paio di anni fa e oggi divenuto fenomeno di costume. O meglio s-costume!
Si tratta di un vero e proprio gioco sessuale, aperto allo scambio di coppia, all’esibizionismo e al voyeurismo.
Se però prima tali pratiche erano ‘riservate’ ai frequentatori di esclusivi locali ad hoc o feste più o meno private, da qualche tempo il car sex ne è diventata l’alternativa, con il vantaggio del risparmio economico e di tempo, senza rinunciare all’esclusività, perché le suddette aree di parcheggio dove praticarlo non sono ovunque e vanno scovate tramite siti e forum per appassionati, e i segnali di riconoscimento tra auto studiati approfonditamente.

I protagonisti sono appunto esibizionisti o scambisti alla ricerca di luoghi all’aperto dove fare sesso magari previa indicazione delle oltre 1.400 aree di sosta in tutta Italia, in oltre 650 Comuni e per più di 150mila ‘adepti’, indicate nei vari siti web appositi, facilmente consultabili.
E secondo voi la nostra città di Vicenza poteva esimersi dal diventare una delle più ricche di appassionati e curiosi di car sex? Ovviamente no!
Si scopre dunque che se anche l’inverno è caldo nonostante tutto per chi pratica il car sex, è con il rifiorire della bella stagione che i parcheggi si possono trovare maggiormente popolati notte tempo, in qualsiasi serata della settimana, s’intenda.
Gli habitué anonimamente raccontano di serate trasgressive seppur non prive di imbarazzo per chi è alle prime armi: «capita spesso di trovare le solite facce nei posti di una stessa zona. Perciò quando si scorge un’automobile sconosciuta e una coppia mai vista la curiosità la fa da padrona. E può capitare che i nuovi preferiscano restare a guardare le prime volte».
E che succede normalmente? «Si aspetta a vedere cosa fanno gli altri. A volte si cerca intimità con il partner per mettere a proprio agio gli altri. L’importante qui è capire che lo scopo è divertirsi, ma nel totale rispetto del prossimo e della coppia!»
E quindi si attende il segnale, ci si guarda intorno e si vede se qualcuno ha le luci accese nella propria vettura, «cosa che attesta la disponibilità e permette di essere visti. Ma niente abbaglianti, mi raccomando! »

Normalmente poi può succedere di essere affiancati da un’altra vettura o dalla lei di un’altra coppia: «sono le donne a iniziare i giochi”, si dice, «si guardano, si scelgono, si scambiano i posti nelle macchine dei compagni e si inizia a conoscersi meglio. Ci sono poi quelli che solamente si stuzzicano tra sconosciuti, o che amano essere solo guardati, quelli che vogliono guardare dalla loro auto per accendere la propria intimità, quelli che preferiscono lo scambio di coppia e quelli che optano per il coinvolgimento di un singolo nel menage».
Un mondo sconosciuto ai più e fatto di coppie di ogni età: «dai neo sposini ai ventenni in cerca di stravaganza, passando per le coppie più collaudate, fino a quelli che magari hanno superato gli anta da un pezzo».
Un microcosmo però da tenere ben nascosto per due motivi: «prima di tutto c’è la componente della seduzione, che si accende tra partner e o con sconosciuti. Se fosse tutto alla luce del sole forse verrebbe a mancare, perché meno ‘proibita’ o ‘rischiosa’! Poi c’è da dire che viviamo in una società dove l’etichetta impera. Sembra sia necessario mantenere un certo decoro, e non sarebbe facilmente apprezzata e nemmeno compresa una coppia felicemente sposata, magari in carriera e con figli, che ogni tanto si concede una perversione di questo genere. Si tende subito a giudicare, più che a motivare o capire! Poi a volte capita di incontrare sul posto dei conoscenti. È lì c’è da ridere! »
Ma in questo meraviglioso mondo di lussuria automobilistica, fatto di parcheggi scuri e lampioni, sedili reclinati e specchietti retrovisori, ci sono anche i ‘guardoni’: «il rischio è quello di trovare persone poco rispettose della privacy altrui. Gente che magari viene per il gusto di guardare, ma nulla di grave. Li si riconosce e basta mandarli via educatamente con un semplice cenno! »

A Vicenza si racconta di un parcheggio per car sex in zona Grisignano di Zocco, uno sull’Autostrada Valdastico e uno nella zona industriale di Altavilla.
Tutti rigorosamente frequentati sia da etero che da gay, principalmente coppie.
Allora  4 frecce, incroci di sguardi e il resto viene da sé.
Bandite oscenità e doveroso rispettare l’ambiente (ovvero non lasciare carte, preservativi e fazzoletti per terra), ma ricordate che la legge è molto chiara in merito: il sesso nella propria auto è più grave di un furto.
Infatti varie sentenze della Corte di Cassazione hanno dichiarato fuorilegge il sesso in automobile, poiché viola due articoli del codice penale (527 – per atti osceni e 726 –  per atti contrari alla pubblica decenza): il reato prevede una condanna fino a 3 anni di carcere, a meno che non si incorra, come da testo della legge, nell’oscuramento totale dei finestrini, in modo che non si possa intendere ciò che accade dentro l’abitacolo.
Della serie, occhio non vede, ‘cuore’ non duole …

http://www.nuovavicenza.it/2013/04/car-sex-levoluzione-della-camporella/

di Ilaria Rebecchi

 

Categoria: Casanova Diary - LaNuovaVicenzaFocus

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