CASANOVA DIARY – Alessandra Viero: giornalista e campionessa di seduzione

E’ recente la notizia di un’indagine realizzata dall’associazione di sessuologi “Donne e qualità della vita” (presieduta da Serenella Salomoni), che ha visto le donne venete sbaragliare la concorrenza delle amiche del nord Italia aggiudicandosi i primi tre posti in classifica in quanto a seduzione.
Circa duemila gli intervistati,  pescati tra forum, community e social, hanno decretato la bellezza femminile delle nostre Federica Pellegrini, Melita Toniolo e Alessandra Viero, come perfetta sintesi di femminilità lavoratrice, fascino da geishe, indipendenza, energia, passione e grande simpatia.
E allora parliamone: della Pellegrini tutto si sa ormai, della Toniolo tutto s’è visto televisivamente e calendaria-mente parlando, ma di Alessandra Viero ancora troppo poco si parla.

Lei è la bella bionda giornalista che da Bassano del Grappa a Studio Aperto, di strada ne ha fatta a colpi di premi (vedi il Penna d’Oca conquistato nel 2010 per un servizio sui terribili giorni dell’alluvione vicentina di quell’autunno, o il Biagio Agnes 2012 per i giornalisti under 35), avvenenza e professionalità.
Nata nel 1981 e laureata in giurisprudenza, Alessandra inizia a scrivere per il Corriere del Veneto e a lavorare per il Tg Bassano per sbarcare poi a Mediaset (Tg4) tra servizi da inviata e agenzie di redazione lette in diretta.

Segue da inviata il Royal Wedding inglese, le vicende dell’Ilva di Taranto o il terremoto emiliano, e nel 2012 diventa la sostituta di Barbara d’Urso nel rotocalco estivo Pomeriggio Cinque Cronaca dell’omonima rete, precedentemente conduttrice del TGcom24, oltre che tra le papabili scelte per la conduzione di Domenica Cinque, per poi approdare infine a giugno 2013 alla redazione di Studio Aperto sotto la direzione di Giovanni Toti a realizzare servizi di attualità e politica, e al fianco di Gianluigi Nuzzi su Rete4 per Quarto Grado.
Se volete vederla guardate l’edizione del tg di pranzo, e intanto lei dichiara ai media che «non è facile conciliare lavoro e vita privata: il lavoro richiede molte energie e, soprattutto a causa degli orari che facciamo, non è semplice unirlo agli affetti».
Senza dimenticare le origini: «Ogni volta che posso torno nella mia terra».

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