“Autobiografia Erotica di Aristide Gamba”, di Domenico Starnone

La trama e le recensioni di Autobiografia erotica di Aristide Gambía, romanzo di Domenico Starnone edito da Einaudi. Aristide Gambía ha 58 anni, un lavoro interessante, tre matrimoni falliti, quattro figli, una vita sessuale intensa. Un giorno riceve una lettera da parte di una donna con cui ha avuto una rapida avventura in gioventú: da quel ricordo sfuocato nasce in entrambi una voglia di raccontare e raccontarsi che è un gioco impudico e molto serio. A ogni appuntamento le loro memorie debordano, inseguendo i dettagli della trepidazione di allora, e il linguaggio si fa sempre piú esplicito, osceno, anche grazie al dialetto.

Sono due persone mature, che non provano niente l’una per l’altra, che si appassionano al puro e semplice progetto di restituirsi con le parole l’esperienza erotica di un’intera vita, facendo entrare in corto circuito il tempo in cui quasi tutto doveva ancora accadere e quello in cui quasi tutto ormai è accaduto. Ma si tratta davvero soltanto di un gioco? Ogni esperienza erotica di Gambía è una balaustra affacciata sulle fantasie maschili e le pratiche sessuali di un’epoca. E se ci si sporge, quel concentrato di vita smuove i ricordi del lettore stesso, riannoda i fili tra scampoli distanti di vita che si urtano e si integrano, come nella letteratura. Ci accorgiamo leggendo che il sesso contiene ed esalta la nostra relazione con gli altri, con il tempo, con noi stessi. È un laboratorio di esperienza e d’immaginazione, un serbatoio di parole, un’inesauribile fonte di vitalità, un autentico enigma. Un angolo di noi che dice tutto. Domenico Starnone scrive un libro audace, nel linguaggio ma soprattutto negli obiettivi. Raccontare la vita di un uomo tutta dal versante del piacere, ripercorrendo le tappe di un lento, forse mai terminato apprendistato che attraversa la seconda metà del Novecento. E raccontare così lo stupore, il senso dell’infrazione e dello sconfinamento di fronte al mistero del desiderio, maschile ma anche femminile. Desiderio riottoso, che non si lascia mai davvero disciplinare.

Domenico Starnone (Napoli, 1943) ha fatto a lungo l’insegnante ed è stato redattore delle pagine culturali de «il manifesto», quotidiano con cui collabora tuttora. È autore di romanzi e racconti sulla vita scolastica, da cui sono stati tratti i film La scuola di Daniele Luchetti e Auguri professore di Riccardo Milani. I suoi libri, pubblicati da Feltrinelli, sono: Ex cattedra (1985, 1989, poi ampliato in Ex cattedra e altre storie di scuola nel 2006), Il salto con le aste (1989), Segni d’oro (1990), Fuori registro (1991), Eccesso di zelo (1993), Denti (1994), da cui Gabriele Salvatores ha tratto il film omonimo, Solo se interrogato. Appunti sulla maleducazione di un insegnante volenteroso (1995), La retta via. Otto storie di obiettivi mancati (1996), Via Gemito (2000, Premio Strega e Premio Napoli 2001), Labilità (2005, premio Castiglioncello), Prima esecuzione (2007). Il testo teatrale Sottobanco è stampato dalle Edizioni e/o, 1992.

 

 

Categoria: PoetryTrend

Tags:

Info sull'autore: Direttore Responsabile art journalist & more

RSSCommenti (0)

Trackback URL

Lascia un Commento