Appetiti Afrodisiaci pt 60: il cuoco innamorato – cena all’Offelleria Meneghina, Vicenza

Il Cuoco Innamorato

– Andrée Formier viaggi per assaporare piatti afrodisiaci sperimentali e della tradizione: se volete proporle un piatto, un ristorante, una cena o una ricetta, contattateci! –

Appoggiati al bancone della Meneghina guardo Mario e gli dico: “Perché non mi prepari un piatto afrodisiaco per la mia rubrica?”.
Così nasce questa cena, così scopro un Mario diverso, un Cuoco Innamorato.
Gianluca Mariotto, detto Mario, classe 1986, scopre la passione per la cucina grazie a nonna Isetta, che preparava ogni giorno il pranzo per gli operai che lavoravano nella ditta di famiglia, e l’anno scorso approda all’Antica Offelleria la Meneghina.

È questo un luogo colmo di storia e cultura, dove i patrioti vicentini si riunivano in gran segreto nel 1848, e dove oggi è possibile vivere quella atmosfera familiare, ma nel contempo storica, che pervade tutti i suoi spazi.
La mattina ti coccola con uno dei migliori caffè del centro e le sue burrosissime brioche, mentre l’aperitivo è accompagnato da molti tipi di spunciotti, la passione dei vicentini.
Per chi invece vuole consumare un delizioso pasto Simon Treu e Marco Beretta vi accolgono nel plateatico estivo o nei tavolini all’interno del locale, mentre Mario, in cucina, prepara manicaretti che fanno parte della tradizione veneta con quel pizzico di inventiva, che caratterizza questo giovane chef.

La nostra cena a tema afrodisiaco inizia con Giulietta Zecchin, che ci accoglie con un grande sorriso e ci fa accomodare in uno dei tavoli all’aperto della Meneghina, da cui è possibile ammirare uno scorcio molto suggestivo di Piazza dei Signori e della Basilica Palladiana, immersi nel rosso del tramonto ancora estivo.
Da buoni veneti e non solo, visto che il mio accompagnatore è un Triestino Patocco, iniziamo ordinando una bottiglia di Durello 36 mesi Marcato, uno spumante fresco e fruttato che ci viene consigliato da Simone.

L’entrée è un crostino di pane alle olive, con una dadolata di pomodori freschi, sulla quale è adagiata una morbidissima burrata pugliese, la nota afrodisiaca è data da alcune gocce di zafferano.
I complimenti si sprecano, chi ha un orgasmo, chi non riesce nemmeno a comunicare la sinfonia che si svolge all’interno del proprio palato, perché l’unico suono che riesce ad emettere è “Mmmmmh” e chi è in muta contemplazione papillo-gustativa dell’antipasto.

La portata principale è il Pescato della Meneghina, un’insalata di pesce tiepida con un leggero profumo di arancia, qualche oliva taggiasca, pomodoro fresco e per finire, visto che oramai ne siamo avvezzi, altri due ingredienti afrodisiaci accompagnano il pesce: le mandorle tagliate a scaglie e il peperoncino, il tutto servito su di un pezzo di corteccia, così da dare al piatto una nota un po’ selvaggia.
Per finire in bellezza, Mario ci regala i miei due afrodisiaci preferiti: il caffè e il cioccolato.

Il primo dolce è un tiramisù rivisitato: dentro un piccolo scrigno di legno si trovano i biscotti ancora secchi e la crema di mascarpone, talmente soffice e spumosa da non sentire il sapore del formaggio. A quel punto mi domando dove sia andato a cacciarsi il liquido a me tanto caro; ed ecco arrivare Giulietta con un bricco di caffè espresso e versarlo su ogni porzione. I biscotti si sono delicatamente inzuppati e…ho ancora l’acquolina in bocca.
Alla fine arriva una coppa contenente un doppio cremoso di cioccolato bianco e nero con sopra una granella di pistacchi e sul fondo delle nocciole tosate salate. A questo punto al tavolo scende il silenzio e tutti facciamo l’amore con il nostro dolce.
     

Ricordatevi mes amis che il pezzo forte di una cena è l’ultima portata, perché è quella che vi rimane impressa.
La mia cena alla Meneghina è stata un crescendo di sapori e di tradizioni, che lo chef ha saputo rivedere e reinterpretare in una chiave fresca e dinamica.
Ho amato e gustato ogni singolo boccone.
Sì, è proprio un cuoco innamorato del suo lavoro e non solo:
Per me afrodisiaco è Gaia, la donna che amo. Nulla più di lei mi fa perdere la testa: i suoi profumi e i suoi sguardi, tutto in lei è afrodisiaco”.
Buoni appetiti afrodisiaci, mes amis e se passate per Vicenza fate un salto a trovare Gianluca alla Meneghina ed assaggiate i suoi piatti capaci di far innamorare!

Categoria: Cibofeatured

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Info sull'autore: Direttore Responsabile art journalist & more

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