Appetiti Afrodisiaci: pesce, stelle e Afrodite

 

Andrèe Formier ci racconta di avventure amorose e cucina, tra ricette e curiosità appetitose sull’arte del sedurre cucinando (prima, dopo o durante)..

In onore di una cara amica, divoratrice di salmone, oggi parliamo di pesce.
E visto che ritorniamo da giorni di abbuffate, non è una cattiva idea.
Se ci dovessimo fermare alla tradizione cattolica, di certo, non potremmo considerare il pesce un alimento afrodisiaco. Infatti, ritenendo erroneamente che la carne del pesce avesse scarso valore nutritivo, sin dal Medio Evo, venne relegata nella lista dei cibi da consumarsi nei giorni di magro.

La mitologia greca invece considerava i pesci amici di Afrodite.
Durante lo scontro tra Zeus e i Titani per il controllo del mondo, Afrodite ed Eros vennero attaccati da Tifone, il più crudele tra i Titani. Per salvarsi madre e figlio si gettarono nelle trasparenti acque dell’Eufrate che si incresparono grazie al nuoto vorticoso di due pesci. L’espediente permise a Zeus di arrivare, che riuscì a salvare la Dea ed il figlio, fulminando Tifone. Per ricompensare i due pesci, Zeus li rese immortali e nacque la costellazione dei pesci.

Secondo alcuni le proprietà afrodisiache variano da specie a specie.
Il cuoco del Seicento Antonio Latini riteneva che la trota potesse accrescere lo sperma, mentre che lo storione, il dentice, il rombo e l’orata avessero qualità rinvigorenti.
Tra ostriche, gamberoni, trote e salmoni ce n’è per tutti i gusti e palati.

Nel dubbio che qualcosa non funzioni correttamente, io mi sazierei di ogni genere e qualità.
Come sempre, cari amici, buoni appetiti afrodisiaci a tutti voi.

Categoria: CibofeaturedFocus

Tags:

Info sull'autore:

RSSCommenti (0)

Trackback URL

Lascia un Commento